Io me ne sono innamorata all’istante: sono capienti, resistenti e veramente belle. Al tatto, poi, queste borse sono di una morbidezza tale da far dimenticare la materia con cui sono prodotte. Se non l’avessi saputo avrei detto che si trattava di pelle e invece sono copertoni e camere d’aria riciclate. Provengono dai grossi camion che ogni giorno solcano le strade e le autostrade nei dintorni di Bogotà, dove ha sede Cyclus, il laboratorio artigianale che recupera questi copertoni, li lavora (non c’è da temere, sono sottoposti a un accurato lavaggio e altrettanto accurato processo di igenizzazione) e li trasforma nelle splendide borse che trovate in catalogo.
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