“Spostarsi dalla monocoltura della mente alla biodiversità, dal paradigma dell’ingegneria a quello dell’ecologia, può aiutarci a conservare la biodiversità, rispondere ai nostri bisogni di alimenti e di nutrimento, evitare i rischi dell’inquinamento genetico.”
(Vandana Shiva, Vacche sacre e mucche pazze)
Cotone biologico e fiori indiani: il nostro modo per ricordare che il 2010 è stato dichiarato dall’ONU l’anno internazionale della biodiversità. La collezione autunno-inverno 2010-2011 è infatti interamente realizzata in cotone biologico certificato secondo gli standard internazionali del GOTS e ad ogni capo abbiamo dato il nome di un fiore o una pianta nativi del subcontiente indiano. Ognuno ha un colore, un profumo, una forma diversa ed è perciò una parte insostituibile nel delicato equilibrio dell’ecosistema.
Pensiamo che difendere la biodiversità sia possibile anche nella quotidianità, scegliendo con cura e consapevolezza anche ciò che indossiamo. Per questo motivo abbiamo voluto che tutta la collezione fosse in cotone organico.
Coltivato senza l’uso di pesticidi chimici non inquina la terra, non danneggia la salute di chi lo coltiva e non irrita la pelle di chi lo indossa. Per di più è equosolidale: è coltivato dagli Organic Cotton Farmers di Akola e il tessuto di cotone è tagliato e cucito da Assisi Garments, un laboratorio sartoriale indiano dove lavorano un centinaio di ragazze disabili o in condizione di emarginazione.
La naturale morbidezza del tessuto di cotone biologico permette ad ogni capo di modellarsi delicatamente sul corpo. Il cotone infatti, non è sinonimo solo di estate: lavorato a interlock, felpa, velluto, lycra è adatto anche ai capi invernali, morbidi e caldi, traspiranti e anallergici. Dettagli sorprendenti trasformano gonne e maglie, con arricciature, svasature, spacchi. Le linee essenziali slanciano e comodi laccetti chiudono i morbidi coprispalla ispirati ai cache-coeur delle ballerine classiche.
Tutta la collezione sul catalogo on line