Come ogni fine semestre (circa) è tempo di chiusure: si pagano i commercialisti, si preparano i bilanci, si tirano le somme. La situazione non è rosea in questo periodo, i segnali della crisi economica si fanno sentire, le borse chiudono in ribasso e la finanziaria vuole tagliare di parecchio le risorse alla sanità. Anche il mercato del lusso, che fino ad oggi non aveva conosciuto la parola crisi, inizia a raffreddarsi e le grandi maison corrono al riparo con collezioni di modeste demi couture, la grande eleganza a “piccoli” prezzi per convincere le signore a riprendere a salire i gradini degli atelier. Non c’è più speranza, dunque? Nessun settore fiorisce a dispetto di tutto e di tutti? E invece, uno, ce n’è, che non sente rallentamenti. E che cresce, addirittura del 63% in questi primi sei mesi del 2008. Non conosce soste nè prezzi troppo alti, incentiva la ricerca, è internazionale.Suspance. Non vi dico cosa è, mi fa troppo triste, ma vi rimando alla fonte, qui.
Articoli recenti
- Papa Paper: la carta artigianale che vuole salvare il mondo (o almeno un pezzettino)
- Tisane Ayurvethica: la nuova produzione
- Un’azienda indiana verso l’impatto zero
- Pietra saponaria: l’arte della decorazione di precisione
- I noodles di riso: come usarli
- L’arte per l’Iran
- Pelle, ecopelle e (vera) sostenibilità
- La creatività per costruire futuro