Non solo Sud del Mondo! Il commercio equo come modello economico può portare benefici anche in posti insospettabili, come racconta un articolo del Philadelphia Inquirer. Negli ultimi 30 anni due terzi delle aziende famigliari lattiero-casearie del Vermont hanno chiuso perché non riuscivano più a combattere con i prezzi bassi imposti dalla grande distribuzione per il latte e i formaggi. Per difendere queste piccole imprese istituti superiori, università e altre istituzioni in Nuova Inghilterra hanno avviato un programma che prende in prestito molte idee del commercio equo. “Keep Local Farms” la campagna per difendere le aziende locali è iniziata nel 2009, anno in cui il latte è sceso ad un prezzo record. 6 College e università, tra cui Harvard e l’Università del Vermont, aziende come Ben&Jerry e alcuni negozi hanno aderito al programma che prevede il pagamento di un prezzo maggiorato del latte rispetto alle quote di mercato, mentre altri hanno mostrato di comprendere l’importanza delle piccole aziende lattiero-casearie locali per le economie locali, il turismo, la salvaguardia di microsistemi economici legati al territorio. Il programma pare funzionare, le vendite continuano tanto che è stato avviato anche in Wisconsin, altro stato produttore di latte. In Vermont, dove l’agricoltura è legata al turismo, anche i residenti vogliono aiutare gli agricoltori. Robert Cropp, esperto di marketing del settore caseario e professore emerito presso l’Università del Wisconsin,pensava che ben pochi avrebbero pagato di più per il latte o altri prodotti, per sostenere le aziende familiari, convinto come era che la maggior parte dei consumatori americani non si interessasse all’agricoltura, alle filiere produttive, alle origini dei prodotti. E invece, dopo due anni di programma, si è dovuto ricredere: “Abbiamo avuto più successo di quanto ci aspettavamo”. Il risultato è stato ottimo, anche se c’è ancora molto da fare per renderlo significativo a lungo termine per le entrate dei produttori di latte. L’importante, è, però iniziare….
Articoli recenti
- Papa Paper: la carta artigianale che vuole salvare il mondo (o almeno un pezzettino)
- Tisane Ayurvethica: la nuova produzione
- Un’azienda indiana verso l’impatto zero
- Pietra saponaria: l’arte della decorazione di precisione
- I noodles di riso: come usarli
- L’arte per l’Iran
- Pelle, ecopelle e (vera) sostenibilità
- La creatività per costruire futuro