L’ultima novità dalla Colombia: le bellissime Las Negras di Niña Sol di Ana Maria Piedrahita, storica fondatrice di Piel Acida-Sapia che negli ultimi anni ha dato vita ad un altro progetto di artigianato artistico, Niña Sol.
Ana Maria, insieme a due altre artigiane da lei formate, realizza queste meravigliose statue in terracotta dipinta a mano. Negras, il nome che Ana Maria ha dato alle sue creazioni e che noi abbiamo scelto di mantenere, non è un termine dispregiativo, ma celebra la bellezza e la ricchezza delle popolazioni Afro-caraibiche.
Ana Maria è un medico, ma è anche una donna in cui creatività e manualità si uniscono a una grande generosità: dalle prime creazioni (folletti, bamboline, piccoli oggetti) con la buccia di arancia, realizzate personalmente nel proprio garage, quelle stesse che poi diventeranno i prodotti di punta di Piel Acida, alla bigiotteria in tagua e altri semi, che lei stessa disegnava e che insegnava a realizzare ad altre donne, che diventavano man mano abili artigiane.
Dopo aver lavorato e accompagnato per molti anni Piel Acida-Sapia, Ana Maria ha deciso di intraprendere la propria strada creativa (pur restando nel consiglio di amministrazione di Sapia) dando vita a Niña Sol, un progetto di artigianato artistico che comprende tra le altre cose statue di varie dimensioni in terracotta e ceramica a freddo. Sono soprattutto mezzi busti di donne, Las negras -è così che le chiama Ana Maria- che, con i loro meravigliosi colori celebrano la bellezza e la ricchezza delle popolazioni Afro-caraibiche.
Las negras sono vere e proprie opere d’arte, pezzi unici realizzati e dipinti interamente a mano da Ana Maria e dalle 2 artigiane che ha formato: anche in questo caso, con la generosità che la contraddistingue, infatti, Ana Maria ha trovato il modo di trasformare la sua creatività in una possibilità di crescita personale e professionale anche per altri.
Abbiamo deciso di mantenere il nome che ha scelto Ana Maria, “Negras”, anche se da noi può assumere una connotazione negativa. Nel contesto afro-caraibico il termine “negro” assume un significato maggiormente identitario, usato dagli stessi discendenti degli schiavi africani.
Va tenuto presente che in Colombia la componente “negra” è piuttosto forte e, sebbene ancora oggi emarginata e vittima di fenomeni diffusi di razzismo, è portatrice di forti valori identitari. Fu in Colombia che nel XVIII secolo nacquero e si affermarono gli insediamenti conosciuti come palenques o quilombos, villaggi nati nelle foreste della costa caraibica ad opera degli schiavi fuggiti dalle piantagioni della regione. Villaggi che crebbero e che in alcuni casi esistono tuttora, come San Basilio de Palenque un villaggio di 3500 abitanti a 50 Km da Cartagena, dove ancora oggi nel linguaggio, nella cucina e nella musica si conservano forti influenze africane.