Che con i copertoni si potessero fare molte cose, lo avevamo intuito vedendo le borse di Cyclus. Ma che addirittura si potessero usare per fare una scuola, questo lo abbiamo scoperto grazie a Laura, che lavora con noi nel progetto Passworld di merchandising etico e equosolidale e che è stata una decina di giorni in Palestina con l’associazione Vento di Terra.
Cosa sia stato possibile fare con i pneumtici usati lo racconta lei stessa:
“In un pezzo di deserto tra Gerusalemme e Jerico, a pochi kilometri dal Mar
Morto e a 50 mt sotto il livelo del Mare una comunità di Palestinesi,
beduini, prima nomadi e ora stanziali, chiamati Jahalin stanno costruendo
una scuola con pneumatici usati.
L’uso di pneumatici di recupero permette di costruire una scuola di 350 mq:
– senza cemento e senza fondamenta per sfuggire alla stretta morsa
israeliana che impedisce di costruire edifici con cemento;
– con solo 15.000 euro;
– in soli 15 giorni.
Da settembre, se la scuola non sarà demolità dall’autorità Israeliana,
accoglierà 300 bambini jahalin provenienti dagli accampamenti in un raggio
di 15 km e che da un anno non potevano più andare a scuola
perchè il pullman che li accompagnava, continuamente multato dalla polizia israeliana, ha dovuto smettere di fermarsi ai diversi accampamenti.”