La collezione di questa primavera/estate di Trame di storie è tutta da toccare (oltre che da indossare, ovviamente): Cristina, la mente della linea, ha creato modelli dai tagli geometrici e lineari che valorizzano al massimo i tessuti con cui sono prodotti. Cotone, canapa, due tipi di seta si alternano dando vita a trame ora leggere come garze, ora grosse e materiche, ora dense e opache, ora sottili e traslucide. Ogni abito ha poi un dettaglio che viene direttamente dalle tradizioni tessili dei paesi dei nostri partner produttori: bottoni in osso e legno intarsiati, stampe a blockprinting, o i ricami kantha, che da soli meritano un intero post. Quest’anno poi c’è una novità, ogni abito porta con sé un piccolo segreto, un dettaglio che ne evidenzia l’origine: dalle stoffe avanzate durante la lavorazione sono state ottenute delle etichette in tessuto stampate con il logo di Trame di storie, attaccate agli abiti con un filo sottile. Mi piace pensare che questo piccolo segno resti nel tempo, passando magari dall’abito, ad un libro o a un mazzo di chiavi. In pieno spirito equo, è bello riutilizzare anche l’etichetta come segnalibro, portachiavi, e chi ne ha più ne metta, anzi chi ha qualche idea in più? Ai suggerimenti migliori onore e gloria!
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