Basta quello. Non servirebbe altro. Niente sarebbe da aggiugnere all’articolo 3 della Costituzione italiana: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Articolo 3: facile a dirsi. Tuttavia in Italia oggi ci sono milioni di persone straniere, uomini e donne, che vivono, studiano, lavorano nel nostro paese ma contano meno delle altre. Cittadini di serie B, che godono di meno diritti e meno libertà. Su questa incongruenza si riflette in questi giorni al XVI Meeting Internazionale Antirazzista di Cecina, un momento di sintesi e di approfondimento delle buone idee e delle buone pratiche in materia di integrazione, multiculturalità, dialogo.
Migliaia di attivisti e di operatori, italiani e stranieri, l’hanno attraversato in questi anni, contribuendo a farne un appuntamento unico nel panorama europeo con un programma ricco ed interessante. Ci siamo passati anche noi di altraQualità, partecipando a nostro modo, fornendo le t-shirt eque (relizzate da Aarong, in Bangladesh, con tanto di progetto sanitario annesso) che proclamano “Antirazzista per Costituzione”(realizzate in collaborazione con Feltrinelli e distribuite in anteprima da Arci durante il meeting). Detto e fatto: oltre a essere equo solidali sono anche stampate in Carcere, dai detenuti della V Sezione di Alta sicurezza della Casa Circondariale di Genova-Marassi, all’interno di O’Press, un progetto che consente ai detenuti di essere socialmente attivi e l’apprendimento di un mestiere utile al reinserimento nella società. O’press è nato nel 2008, grazie alla collaborazione della Fondazione De Andrè e della Casa discografica Universal, da un laboratorio artistico e sociale all’interno del Carcere di Marassi che attraverso la musica e le parole di Fabrizio De Andrè ha portato alla creazione di alcune grafiche con citazione del cantautore, che testimoniano il suo messaggio sociale sempre attuale e solidale.